Anya vive la sua quotidianità cercando di non farsi notare. Il suo desiderio è quello di non essere notata…o forse si…ma non come una sfigata…più come una bella ragazza…una con cui uscire…
Anya è un adolescente.
Non ha delle particolarità che possano farla spiccare (non in senso positivo almeno, secondo lei) quindi si omologa il più possibile.
Il prezzo dell’invisibilità sociale è fatta di attenzione meticolosa in campo alimentare, moda, voti scolastici e – soprattutto – di frequentazioni.
Anya non si fa vedere con i compatrioti, lei ha faticato per “ripulirsi” e non ci sta a ripercorrere il lungo processo di destrutturazione.
Tutto ciò a cui Anya anela appare come perfetto e patinato; ragazzi belli e inaccessibili, ragazze meravigliosamente mozzafiato….tutto quello che lei non sente di essere.
Ma non é tutto come sembra.
Basterà una caduta accidentale in un pozzo e il ritrovamento di uno scheletro sul fondo (con annesso fantasma) per cambiare le prospettive.
Le apparenze si sgretolano.
Più Anya si avvicina a quel mondo che da fuori è favola e perfezione, più vede crepe e storture che mal digerisce.
Complice involontario del cambiamento quel fantasma timido e spaurito di nome Emily, portato fuori dal pozzo tramite un ossicino.
Attraverso il filtro della nuova compagna di avventure, Anya sperimenta, osa e gode di esperienze insperate ma, come dicevo poco fa, scopre la verità celata.
È facendo pace con se stessa, le sue origini e lo spirito di appartenenza che Anya si libera dalla zavorra del conformismo e saprà anche dare sollievo al suo fantasma.
Non approfondisco oltre la trama per non rovinare la storia .
Vera Brosgol narra con una linearietà meravigliosa e con tempi narrativi ad hoc.
L’autrice fa suo uno stile di disegno semplice, pulito ed azzeccatissimo; ogni scelta di dettaglio – come ogni personaggio presentato – è una scelta precisa, funzionale alla storia, di modo che nulla risulta forzato.
L’aspetto più delicato che Vera Brosgol affronta è il cambiamento ed è nelle piccole cose, nei particolari, che trova la chiave di volta.
Apprezzo sempre i lavori semplici, costruiti ad arte, perfettamente calibrati e il libro “Anya e il suo fantasma”, con la sua storia lineare, la cura della resa grafica, il disegno accattivante e l’ora di rapimento dal quotidiano che ha saputo regalarmi, ha colto nel segno.
Mi ispira molto! So cosa prendere al prossimo giro in fumetteria… ;)
Contento di averti ispirato!