Chine immaginarie#48 – Anya e il suo fantasma – Vera Brosgol

Anya vive la sua quotidianità cercando di non farsi notare. Il suo desiderio è quello di non essere notata…o forse si…ma non come una sfigata…più come una bella ragazza…una con cui uscire…cover

Anya è un adolescente.

Non ha delle particolarità che possano farla spiccare (non in senso positivo almeno, secondo lei) quindi si omologa il più possibile.

Il prezzo dell’invisibilità sociale è fatta di attenzione meticolosa in campo alimentare, moda, voti scolastici e – soprattutto – di frequentazioni.

 

Anya non si fa vedere con i compatrioti, lei ha faticato per “ripulirsi” e non ci sta a ripercorrere il lungo processo di destrutturazione.anya-e1414581690722

Tutto ciò a cui Anya anela appare come perfetto e patinato; ragazzi belli e inaccessibili, ragazze meravigliosamente mozzafiato….tutto quello che lei non sente di essere.anyaapparenze

Ma non é tutto come sembra.

Basterà una caduta accidentale in un pozzo e il ritrovamento di uno scheletro sul fondo (con annesso fantasma) per cambiare le prospettive.hole

Le apparenze si sgretolano.

Più Anya si avvicina a quel mondo che da fuori è favola e perfezione, più vede crepe e storture che mal digerisce.

Complice involontario del cambiamento quel fantasma timido e spaurito di nome Emily, portato fuori dal pozzo tramite un ossicino.

Attraverso il filtro della nuova compagna di avventure, Anya sperimenta, osa e gode di esperienze insperate ma, come dicevo poco fa, scopre la verità celata.

È facendo pace con se stessa, le sue origini e lo spirito di appartenenza che Anya si libera dalla zavorra del conformismo e saprà anche dare sollievo al suo fantasma.

Non approfondisco oltre la trama per non rovinare la storia .ghostth

Vera Brosgol narra con una linearietà meravigliosa e con tempi narrativi ad hoc.

L’autrice fa suo uno stile di disegno semplice, pulito ed azzeccatissimo; ogni scelta di dettaglio – come ogni personaggio presentato – è una scelta precisa, funzionale alla storia, di modo che nulla risulta forzato.

L’aspetto più delicato che Vera Brosgol affronta è il cambiamento ed è nelle piccole cose, nei particolari, che trova la chiave di volta.

Apprezzo sempre i lavori semplici, costruiti ad arte, perfettamente calibrati e il libro “Anya e il suo fantasma”, con la sua storia lineare, la cura della resa grafica, il disegno accattivante e l’ora di rapimento dal quotidiano che ha saputo regalarmi, ha colto nel segno.

 

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Recensione di
Simone Gentile

Sono Simone Gentile. Stretto tra una torre di libri e una pila di graphic novel (da leggere tutti, rigorosamente, in ordine sparso) continuo a lasciare una traccia nera su un foglio bianco; un timido rivolo che vuole affluire all'impetuoso corso della narrativa e continuare il Viaggio. Sono aperto a qualsiasi genere ma attratto dalle varie declinazioni della paura, per questo spesso mi ritrovo invischiato in storie che "MAMMAMIA!"... e forse poi, un po', me le vado a cercare.

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