Con l’intento di prepararmi al meglio per il film del mercenario chiacchierone, sono andato a procurarmi quello che rappresenta il compendio dell'(anti)Eroe.
Io sono Deadpool è infatti la raccolta delle avventure di Wade Wilson alias Deadpool, dal suo esordio ai tempi moderni.
Il libro che mi trovo tra le mani è estremamente godibile per quel che riguarda le curiosità messe a guisa di introduzione nei vari capitoli che suddividono l’opera.
Abbiamo gli esordi e l’ascesa, i compagni fidati come gli acerrimi nemici (una schiera che si infoltisce vista la capacità di D-pool di esasperare il prossimo), le epopee più originali e le donne della sua vita.
Un librone grande e grosso, pieno di disegni ipercinetici e di… dialoghi.
Dialoghi tra Deadpool e i compagni, tra l’eroe e i nemici, dialoghi nel chiuso della testa del mercenario anche con la testa zombie di D-pool.
Ma, se vogliamo, il grande successo del personaggio risiede proprio nello spingere al massimo sull’acceleratore del parodistico, del nonsense, dell’azione e della follia plurisfaccettata.
L’eroe non si limita a funestare il mondo fumetto ma sgretola la quarta parete per attingere anche dalla cultura pop del momento (memorabile il suo sfottò a Spider man per l’nterpretazione di Tobey Mcguire) e dilagare nella dissacrazione.
Non cadrò nuovamente nell’errore di voler etichettare Deadpool con un aggettivo, la lista potrebbe essere addirittura infinita.
Il personaggio, per la sua peculiarità di essere privo di limiti, si presta ad ogni tipo di declinazione artistica (non a caso è un mercenario) e, fatto salvo il rispetto della follia intrinseca, può essere mandato allo sbaraglio in qualsivoglia contesto.
Gli autori si sbizzarriscono nel calare Deadpool in viaggi nel tempo, scontri con nemesi improbabili (come nelle avventure contro il suo opposto cattivo; composto da pezzi di Deadpool persi qua e là!), missioni disperate, teste zombie parlanti.
Al ritorno dal viaggio nel meglio di Deadpool si è travolti mentalmente, sfiancati fisicamente e con una evidente paresi facciale a forza di sorrisi.
Ero già cotto di lui senza sapere che ne sarebbe nato un film (che vedrà la luce domani ndr), mi sembrava impossibile una sceneggiatura capace di contenere “tanta roba” e almeno fino a dopo aver visto il film conserverò lo scetticismo.
A questo punto non so cosa aspettarmi:
– che lo spirito di Deadpool venga domato (con tanta azione)
– …o scatenato, in un delirio citazionistico.
So solo che un nuovo, inaspettato ed irresponsabile, eroe è in città e bisognerà convivere con le sue chiacchiere.