Chine immaginarie#38 – I lupo dei mari – Riff Reb’s

Una cosa è certa: l’immagine del capitano Lupo Larson, timone ben saldo tra le mani, che governa la sua nave con lucida follia nell’infuriare della tempesta, è una di quelle rappresentazioni dell’uomo di mare che mi rimarrà addosso per sempre.
Ci vuole un abile narratore per far emergere in tutta la sua potenza l’istintualità ferina del capitano di goletta Lupo Larson (abilità unanimamente riconosciuta a Jack London), ci vuole una mano ben allenata e audace nei chiaro/scuri per rappresentare visivamente un demone incarnato (e Riff Reb’s è da applausi per come ci riesce) e ci vuole tutto il fegato o la codardia che lega le gambe di  Humphrey Van Weyden, critico letterario, per cogliere il potenziale di un uomo/bestia.lupo4
Scusate se mi dilungo sulla figura del capitano Lupo Larson ma la vicenda narrata ruota tutta intorno alla sua figura minacciosa, magnetica, inquietante, imperscrutabile e folle.
Un uomo che governa una nave di derelitti in cui i membri più tenaci vengono masticati e risputati dai metodi marinareschi di Lupo. Non c’è ammutinamento che tenga, non c’è mal tempo che lo faccia arrendere.lupo-2
Incarnato nell’uomo c’è uno spirito indomito, animale, che provoca la sorte, sfida il destino e soggiace brevemente alle pene del corpo.
Un capitano che con la sua presenza tiene insieme un ammasso di legni che è la Ghost (che di fatto si vede sfaldarsi solo dopo la morte del capitano…che mai abbandona la sua amata).
Lupo Larson è la quintessenza dell’uomo di mare: ferale istinto.lupo1
Duro con tutti, più per difendere l’onore che per senso pratico. Sembra quasi schiavo del suo stesso ruolo ma ne accetta ogni maledizione con stoica resistenza.
Van Weyden entra sempre più nella cerchia degli uomini senza morale (pur non perdendo del tutto la sua umanità) ne scala la gerarchia, letteralmente, su gradini di cadaveri e approfondisce la conoscenza di Lupo.lupo3
Alla notizia di un fratello di Lupo (Morte Larson; che famiglia!) ho quasi ringraziato Riff Reb’s per non averlo raffigurato; ne sarei rimasto sconvolto.
Abbiamo dunque una storia fuori dal tempo, fuori dal mondo (civilizzato),il-furioso-dominio-della-natura-sulluomo-il-l-L-e4jTrB
circondati da onde e nebbia su una nave fantasma e una ciurma di anime in pena…guidate da un caronte d’eccellenza; che fumetto eccezionale!

Non ho mai apprezzato tanto una storia di mare. Ogni vignetta infonde energia, ogni sguardo coglie un sentimento e lo rende puro, ogni scelta di colore è sottolineatura di uno stato. Le immagini impattano violente sullo scafo dell’immaginazione. Da brividi lungo la schiena.

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Recensione di
Simone Gentile

Sono Simone Gentile. Stretto tra una torre di libri e una pila di graphic novel (da leggere tutti, rigorosamente, in ordine sparso) continuo a lasciare una traccia nera su un foglio bianco; un timido rivolo che vuole affluire all'impetuoso corso della narrativa e continuare il Viaggio. Sono aperto a qualsiasi genere ma attratto dalle varie declinazioni della paura, per questo spesso mi ritrovo invischiato in storie che "MAMMAMIA!"... e forse poi, un po', me le vado a cercare.

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