Dovevo sospettare di questo snello volumetto scorgendo il sorriso sornione del mio amico quando me lo ha prestato.
Tratteneva a stento uno sghignazzo a metà tra “vedrai che chicca” e “vedrai come ti gabbo”.
Ravioli Uéstern ti coglie subito in contropiede.
Non ha un filo logico (se non quello dello humor e del non sense), non ha una profondità di disegno che fornisca altre letture se non quella chiara e diretta allo scopo risata.
E’ un fumetto che va al sodo, fa ridere sotto i baffi, sorridere a 56 denti (se non li avete fateveli prestare dal vicino che sbircia il fumetto sul treno) ma anche piegarsi in due dal divertimento.
Pierz disegna un personaggio che è caricatura, canzonatura, fuori schema, già alla prima vignetta: come potrebbe un raviolo, conciato come un ninja, senza una gamba per giunta, essere l’eroe di una trama western?
Non può! La risposta è semplice come la storia che rincorre la battuta, la simpatia, la grulleria e l’idiozia più spinta. Non voglio dire che non è un buon prodotto. Anzi. Ravioli Uéstern è un ottimo regalo per voi e per i vostri amici (di quelli da tenere in bagno, per capirci, quei libri stimolanti – one shot – che per le cose lunghe c’è Maffucci).
Pierz ce la mette tutta per favorire la risata: citazioni dai film famosi, giochi di parole, contrapposizioni stridenti, addirittura dalla quarta di copertina stuzzica la risata.
Ravioli Uéstern è la pillola blu con la quale fuggire dal grigiore quotidiano anche solo per pochi minuti.
lo voglio!
basta, sì certo, è una recensione a metà tra il “fattelo prestare” e il “non te lo puoi perdere” – almeno, così è arrivata a me.
ma sono da poco uscita da una libreria con l’ultima raccolta di ZeroCalcare sotto il braccio, e devo andare in edicola a comprare l’ultimo numero di A Panda Piace: come potrei perdermi questo?
ho tanta voglia di ridere!