“Birra e cazzotti” non è lunghissimo e si beve, pardon, si legge velocemente. Non c’è una parola in più del necessario per delineare gli avvenimenti a Snuggstown, sobborgo di Dublino. “Sparrow” McBabe era una promessa pugilistica che ha perso la sua grande occasione in gioventù, e adesso è sceso a compromessi per mantenere la famiglia; Kieran Clancy, invece, è un ispettore di polizia che di compromessi non vuole saperne, e non sopporta che il sobborgo sia in mano al gangster Simon “Semplice” che, guarda caso, è il datore di lavoro di Sparrow.
A dispetto del titolo, nell’Irlanda di O’Carroll si beve pochissima birra e in fondo non si tirano nemmeno tanti cazzotti. Intendiamoci, la violenza c’è, ma è edulcorata: non stiamo leggendo né Irvine Welsh né Jonathan Trigell, tanto che questo libro è adatto anche a un pubblico di giovanissimi. Aggiungiamoci che è ambientato nel periodo di Natale e potrete leggerlo con i vostri bambini sulle ginocchia, con il caminetto acceso da una parte e l’abete addobbato dall’altra.
Sempre che su Italia1 non trasmettano “Una poltrona per due”.
Io ho letto Agnes Browne Mamma, dello stesso autore, e m’era piaciuto tanto. Mettici che sono sempre in cerca di libri per Natale… conquistata!