Ci abbiamo messo un po’, ma alla fine siamo arrivati anche noi italiani a firmare una saga che rientra in piena regola in quel genere letterario a metà tra il distopico e l’apocalittico, che sta conquistando le preferenze dei lettori più giovani degli ultimi anni.
Geda e Magnone hanno creato un nuovo mondo dalle tinte oscure, influenzato positivamente dalla scia di altri romanzi, film e telefilm di genere che popolano da tempo la nostra fantasia, aggiungendo un’ulteriore e affascinante variante al tema.
Siamo a Berlino nel 1978 ovvero prima della caduta del tanto odioso muro ma le realtà storiche terminano qui: gli adulti non ci sono più, tutti morti a causa di un virus letale.
Gli unici ad essere sopravvissuti alla strage (bambini ed adolescenti), vivono o meglio sopravvivono per le strade di una città scalcinata e in piena decadenza, vivendo di espedienti, crudeltà e totale anarchia.
Nel primo libro di quella che promette essere una saga interessante da seguire, non viene svelato niente in merito della genesi del virus e infatti la narrazione inizia in media res, raccontandoci dei vari gruppi di ragazzini che hanno occupato diverse zone della città e in altrettanto variegati modi, hanno deciso di creare le proprie regole. E di infrangerle.
Buona l’idea, ottima la resa narrativa che tiene agganciati alla storia come i migliori libri di genere promettono.
E voi? Siete già stati a Berlin?