Author - Miriam Caputo

Sono una divoratrice di libri, che ama la scrittura. Mi piace raccontare le storie che ho letto, ma anche inventarne di nuove e creare personaggi. Mi rispecchio in questa frase: "Io voglio essere la trapezista, che fa il triplo salto mortale con il sorriso, la leggerezza, e non fa vedere la fatica dell'allenamento, perché altrimenti rovinerebbe il tuo godimento di lettore. Io voglio essere la trapezista e nulla voglio trasmettere della fatica del mio scrivere" (Andrea Camilleri).

La solitudine dei numeri primi – Paolo Giordano

Mattia e Alice, due vite segnate ciascuna da un evento traumatico fin dall’infanzia, due storie parallele, che si intrecciano a tratti senza mai toccarsi fino in fondo. Due storie di solitudine, del sentirsi “diversi”, seguite mirabilmente dal giovane autore, dall’infanzia, all’adolescenza, all’età adulta. I caratteri si sviluppano ma rimane un’amarezza di fondo nel loro essere “numeri primi”, divisibili solo per sé stessi e per uno, l’emblema...

IL BASSOTTO E LA REGINA Melania G. Mazzucco

Il Natale è alle porte, sarà banale ma vorrei recensire quello che è stato definito “un racconto di Natale, d’amore e d’amicizia” nella quarta di copertina di questo libro, che mi è stato regalato e che ho letto in brevissimo tempo. I protagonisti sono tutti animali, gli uomini sono personaggi che potremmo definire “non protagonisti”, mutuando l’espressione dal cinema. L’io narrante è anch’esso un animale, una pappagallina, anche se entra in...

IO E TE Niccolò Ammaniti

È già più di un anno che ho letto questo libro, e, ammetto, l’idea di una recensione è nata sull’onda dei numerosi film che vengono tratti dai libri, in questo momento (ad esempio anche il famosissimo “Venuto al mondo” di Margaret Mazzantini). Premetto che il film del regista Bernardo Bertolucci non sono riuscita, purtroppo, a vederlo, perché è stato trasmesso nelle sale per una settimana o poco più. Inoltre, pur essendo la sottoscritta...

Il manoscritto ritrovato ad Accra – Paulo Coelho

Mi sono accinta a leggere questo romanzo dopo aver apprezzato sia L’Alchimista sia Undici minuti. Mi ritrovo nella filosofia dell’autore, anche se di difficile applicazione pratica, di fronte alle difficoltà quotidiane, bollette da pagare, teste di roccia da affrontare, e mentalità radicate da secoli, da smuovere. Tuttavia la filosofia coelhiana è utile a spostare il punto di vista dall’esterno all’interno, perché solo conoscendo sé stessi e...