Assasinio sull’Orient Express – Agatha Christie

Dunque: sono dell’idea che sia utile leggere anche i libri brutti, o che sia stato utile leggere anche i libri che non ci sono piaciuti, perché da tutto si può trarre esperienza e cultura e soprattutto affinare il gusto e lo stile, o capire gli errori da non commettere. E per questo, nonostante sia forse “il giallo” per eccellenza a non essermi piaciuto, non mi sento di consigliare di non leggerlo.

E’ anche vero che l’ho letto nella traduzione spagnola, e forse, in questo, giustizia non è stata fatta all’inglese compunto della Christie, però, al di là dello stile, è proprio l’intreccio che non mi convince, il tessuto della trama. Sembra di avere a che fare con una storiella costruita apposta per essere letta come ammazza-tempo: non ha spessore descrittivo, i personaggi sono, talvolta, improbabili nelle loro uscite e nel loro delinearsi, per non parlare dell’epilogo, che mi ha fatto quasi venir voglia di mettermi le mani nei capelli.

Sarà che sto leggendo la Christie dopo Sir Arthur Conan Doyle, sarà che la narrativa dei primi anni trenta non è esattamente affascinante, forse, per me, come la narrativa della fine del XIX secolo? Tuttavia, non demordo: leggerò ancora qualcosa di Agatha Christie (per aver riscosso tanto successo ed essere entrata nella leggenda ci sarà pure una ragione), preferibilmente in inglese, e senz’altro vi farò sapere – d’altra parte sono in pieno periodo “giallo-avventura”-.

E voi, che ne pensate?

 

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Recensione di
Vivien

If you wish to travel far and fast, travel light. Take off all of your envies, jealousies, unforgiveness, selfishness and fears.

(From Victoria Hostel kitchen wall, London, 6th April 2014)

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5 commenti
  • First of all, welcome back! :)

    Per quanto riguarda i gialli….bah, non ho ancora trovato la giusta voglia di iniziarne uno, è un genere che non mi richiama assolutamente!

    • Thanks Delly!
      @Pistacchina quindi mi confermi che non è letteratura di spessore, io pensavo che la Christie fosse diversa, ma ora corro a leggermi di nuovo la tua recensione

  • io invece adoro i gialli :) è forse il genere che mi piacerebbe di più scrivere!

    Per quanto possa sembrare scontato, ti consiglio di leggere “Dieci piccoli indiani”…quando l’ho fatto, sono rimasta imbabolata per circa quarantotto ore chiedendomi come aveva potuto un essere umano produrre qualcosa di così assolutamente perfetto…trovo la Christie geniale, al di là dello spessore :)

  • Ecco, il problema della Christie è che è insopportabilmente misogina, ovvero sembra che abbia una mente di uomo sciovinista calata in corpo di donna: una nostra co-genere che si diverte a sbeffeggiare tutti i cliché della donna matura e cicciona, della zitella un pò bruttina e piagnucolona, esaltando invece il fascino e la bella presenza delle donnine fidanzate e sposate, non mi garba. No, no.

    @Madda: Effettivamente era quello il titolo (che dici tu) che mi incuriosiva leggere ancora; ti saprò dire!

Recensione di Vivien