Gli ingredienti segreti dell’amore – Nicolas Barreau

“Non importa come inizia una storia, non importa quali strade percorre e come si sviluppa, in definitiva conta solo la fine.”

Le storie d’amore che ci rimangono nella memoria, è vero, sono quelle con un finale non esattamente a lieto fine, se non addirittura tragico. Non è un caso infatti che lo stampo di molti romanzi di genere sia proprio il buon vecchio (e decisamente triste) Romeo e Giulietta. Avete idea di quanti romanzi (e film e opere teatrali) siano solo una variante della tragedia shakespeariana?
Non importa che lui sia un vampiro o lei un alieno, il succo dell’amore impossibile, contrastato e tragico è sempre delizioso.
E non sono forse le nostre personalissime storie d’amore tormentate quelle che ci ricordiamo di più? Quelle rimaste impresse a fuoco sul nostro cuore?

Ne Gli ingredienti segreti dell’amore, che defininirei una deliziosa storia con la Tour Eiffel da sfondo, possiamo finalmente dimenticare la tristezza dell’amore e gustarci questa storia come ci gusteremo un cucchiaino di Nutella in piena notte.

L’autore Nicolas Barreau ci ripropone una Parigi luminosa e due protagonisti ai quali è facile affezionarsi e forse perché no, anche identificarsi.
Chi non è mai stata Aurelie, che dopo essere stata lasciata dal suo fidanzato di punto in bianco, trova rifiugio in un libro? E chi non è mai stato André, innamorato a tal punto da inventarsi una storia assurda pur di conquistare il cuore della sua donna?

E soprattutto, esiste il destino? L’autore e i personaggi del libro credono di sì e il destino è senza dubbio il fil rouge di questa narrazione che termina con un ricettario meglio conosciuto come il Menu d’amour di Aurelie che, dicono, sia in grado di far scoccare la scintilla tra i commensali.

Qualcuno vuole provare?

 

I primi due commenti a questa recensione sia qui che sulla pagina ufficiale Facebook che conterranno la frase “menu d’amour”, riceveranno una copia del romanzo.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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6 commenti
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