Io prima di te – Jojo Moyes

Sono pochi i libri che hanno permesso alle immagini che mi si creavano in testa, di uscire fuori attraverso le emozioni. Qualche libro mi ha fatto sorridere ma non ne ricordo nemmeno uno che mi abbia fatto ridere e si contano sulla dita di una mano quelli che mi hanno fatto scendere una lacrima.

Io prima di te è uno di questi.
Conoscevo Jojo Moyes per aver letto e recensito non molto tempo fa L’ultima lettera d’amore ed ero stata sorpresa in maniera piacevole nello scoprire che ci sono ancora modi di scrivere d’amore senza risultare banali e ripetitivi.
Ma, rispetto al primo libro, Io prima di te ha lasciato in me un solco diverso, una forte emozione.

Louisa è una ragazza di periferia, una di quelle che fondamentalmente non ha progetti per il suo futuro, che ha un passato ed un presente tristemente banali senza che lei riesca a rendersene conto.
Fino a quando il locale dove lavora chiude e lei si ritrova a cercare lavoro, finendo a fare l’assistente personale del giovane Will.
Will è ricco, scontroso, viziato e… tetraplegico. Se questo incipit vi ricorda la trama del bellissimo film Quasi Amici, avete ragione, ma credetemi la somiglianza  con il film finisce lì.

Ho lasciato perdere tutto mentre leggevo questo libro (e solitamente sono estremamente multi-tasking!)  perché volevo sapere come questi due personaggi  potessero riuscire ad interagire tra di loro; sono impallidita quando ho scoperto il vero motivo dell’assunzione di Lou; ho pregato insieme alla protagonista e mi sono sforzata di trovare una soluzione ad un dramma immenso e poi… ho letto la fine.

Sfido chiunque legga questo libro a non rimanerne coinvolto, a non sentire niente dentro, in quel dentro che molti di noi tengono chiuso per paura di soffrire. Cosa siete disposti a fare per amore? Fino a che limite potete sopportare il dolore?

Un libro bellissimo per tanti motivi, consigliato!

 

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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