10 regole per fare innamorare – Guglielmo Scilla

Direi che Guglielmo Scilla, che lo metti sulla carta, o lo guardi in video, o lo ascolti alla radio, rimane sempre lo stesso:  è fortissimo.

10 regole per fare innamorare vuole essere un manuale sull’amore: come trovare, selezionare, conquistare e tenersi l’anima gemella. È scritto a quattro mani, e giustamente: che senso avrebbe avuto scrivere un libro del genere dal solo punto di vista maschile? Una controparte femminile è d’obbligo, e Alessia Pelonzi si è sacrificata per il genere femminile, rivestendo questo ruolo. Poi, se questo progetto dà l’opportunità a noi giovani di fare un po’ di fortuna vendendo qualche risata, o ancora meglio, di restaurare un’amicizia un po’ scheggiata, alleluia!

Tale manuale non è altro che una considerazione su questa generazione 2.0 alla quale apparteniamo. Sfido chiunque, nel leggerlo, a non riconoscere tra le righe quell’insopportabile amico logorroico che ama parlarsi addosso, o quell’amico stronzo che è sparito appena aver sentito profumo di coppia, o l’amico sfigato che proprio non riesce a farsene andare bene una. In queste 184 pagine troverete tutto questo, e molto di più: dei veri e propri rimedi a tutte le catastrofi sentimentali che ci troviamo ad affrontare dall’inizio dei Mondi. Guglielmo e Alessia ci forniscono delle semplici regole da seguire nel difficile percorso di ricerca dell’altra metà della mela, affrontando con spirito e battute sagaci sia l’eventualità positiva, che quella negativa –di gran lunga più divertente del solito rose e fiori.
Addirittura, troverete tra le pagine una track list consigliata in caso di delusione-da-aspettative-amorose, con conseguenti consigli per rimanere vivi ascoltando, ad esempio, All by myself.  O anche meglio, ricette facili e veloci che soddisfano la vostra voglia di schifezze, sempre in agguato quando c’è in gioco l’amore.

Perché dovreste comprare un libro scritto da due sbarbatelli che per loro stessa ammissione non hanno nessuna concreta tecnica amorosa da condividere col mondo, che tra l’altro, hanno avuto la botta di culo di essere pescati da internet a buffo, e di diventare famosi  così, da un giorno all’altro?
Perché sì.
Risposta semplice e concisa.
Passerete qualche ora di vero divertimento, rivivendo al rallenty le vostre personali cotte adolescenziali, messe al microscopio in così poche pagine. Ringrazierete i due autori di averlo scritto, che se l’avessero fatto prima chissà quante lacrime vi sareste risparmiati. E riderete: tanto, di gusto, a squarciagola, fino a farvi prendere per matti dal vicino di metropolitana.

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Recensione di
Trix
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7 commenti
  • Bah… Guglielmo mi piace molto su you tube, lo seguo da anni…
    ma non è sufficiente essere simpatici e carini per scrivere un libro… Era propiro necessario? è un volumetto che leggi in mezz’ora e poi lo butti via… potevano fare un video invece di giocare agli scrittori e mettere sugli scaffali delle librerie l’ennesimo libro di cui si poteva fare a meno…

    • Be’, se non altro è inserito nello scaffale giusto, ovvero “Umorismo”, e a mio parere ci sono così tante cagate in quello scaffale e in altri (specie nella letteratura YA) che potrebbero essere bruciate nel fuoco del camino, che per una volta che uno scrive un libro che fa davvero ridere, bisognerebbe apprezzarlo per quello che è: letteratura leggera che sì, si legge in mezz’ora, ma di cui ogni tanto si ha bisogno per staccare un po’ il cervello.

    • Come ha già detto qualcun’altro, il libro è considerato nella categoria “umorismo”.
      E poi vorrei farti presente che non hanno “giocato a fare gli scrittori” bensì Guglielmo aveva ottenuto la parte da protagonista per l’omonimo film e di conseguenza gli è stato chiesto di scrivere un libro, umoristico appunto, sulle 10 regole per far innamorare.

  • Ultimamente la mia voglia di leggere ha beccato un paio di delusioni epiche…un po’ di umorismo di nuova generazione mi servirebbe proprio.
    Poi, non so voi, ma io adoro leggere l’universo femminile dal punto di vista maschile!grasse risate… :D

    • Guarda, il libro è proprio forte, ridi come una pazza dall’inizio alla fine, e la cosa importante è che i due ragazzi SANNO SCRIVERE, non come tanti autori che prendono la penna e imbrattano il foglio (vedi Moccia)!

Recensione di Trix